La crisi climatica sta già causando enormi danni economici all’economia mondiale e gravi perdite umane, stimate fino a 5 milioni di morti, secondo un recente report della DARA e presentato alle Nazioni Unite da un forum di 20 nazioni.
L’inazione dei governi sulle emissioni di gas ad effetto serra sarebbe già causa di gravi danni economici, ed entro il 2030 il PIL mondiale potrebbe subire una perdita del 3% a causa della mancanza di azioni atte a prevenire disastri, carestie e morti tutto intorno al mondo. Il rapporto della Ong DARA è stato commissionato dal Climate Vulnerable Forum, che riunisce 20 paesi minacciati dal riscaldamento globale.
Il rappresentante all’ONU del Climate Vulnerable Forum, il Bangladesh – una delle più grandi economie emergenti dell’Asia – rappresentato dal Primo Ministro Sheikh Hasina, ha presentato ufficialmente la relazione in concomitanza con la 67a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Commentando lo studio, ha detto: “Un solo grado Celsius aumento della temperatura è associato al 10% di perdita di produttività in agricoltura. Per noi, significa perdere circa quattro milioni di tonnellate di grano, pari a circa 2,5 miliardi di dollari, cioè circa il 2% del nostro PIL. Sommando i danni alla proprietà e altre perdite, siamo di fronte a una perdita totale di circa il 3-4% del PIL. Senza queste perdite, avremmo potuto facilmente avere una crescita dell’economia molto più alta.”
Il nuovo rapporto, dal titolo “Guida al freddo calcolo di un pianeta caldo”, contrappone da un lato le stime dell’aumento su larga scala nel consumo di combustibili fossili nei prossimi decenni e dall’altro le enormi conseguenze umane e di sviluppo che tale crescita comporterà. Inoltre, il rapporto pone l’accento sul fatto che, anche solo basandosi su decisioni prese dopo freddi calcoli economici, occorrerebbe agire immediatamente per porre freno alle emissioni per frenare il cambiamento climatico a livello mondiale e regionale.
Per quanto riguarda l’Italia, il Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti Climatici stima una perdita intorno a 20-30 miliardi di euro l’anno, praticamente una manovra economica ‘regalata’ al riscaldamento globale.