Foto Tanya Rosen
La Wildlife Conservation Society ha denunciato un’epidemia di polmonite nel Markhor, una specie in via di estinzione: la malattia avrebbe ridotto la popolazione del 20%.
Come se non fossero abbastanza i bracconieri, i leopardi delle nevi, e le frane sulle aspre montagne dell’Asia centrale, il Markhor, una maestosa specie di capra selvatica, ha contratto la polmonite. La malattia è stata rilevata per la prima volta dalla Wildlife Conservation Society in Tagikistan e in Francia.
Il Markhor è noto per le sue stupefacenti corna a cavatappi che possono raggiungere quasi cinque metri di lunghezza, e per la sua spettacolare capacità di arrampicarsi che gli permette di scalare le scogliere e nonostante le loro grandi dimensioni, anche gli alberi per il icbarsi dei frutti. L’epidemia di polmonite, che si è verificata in Tagikistan fra settembre e ottobre del 2010, potrebbe avere ucciso almeno 65 markhor, ben il 20 per cento della popolazione rimasta. Esistono oggi infatti meno di 2.500 Markhor.
Lo studio compare nel numero di dicembre della rivista Emerging Infectious Diseases. Gli autori sono Stéphane Ostrowski della Wildlife Conservation Society, Francois Thiaucourt, Lucía Manso-Silvan, e Virginie Dupuy del Centre de Coopération Internazionale en Recherche Agronomique pour le Développement di Montpellier, Francia; Mulojon Amirbekov, Abdurahmon Mahmadshoev e Orom Ziyoev del Ministero per l’Agricoltura del Tagikistan; Dustmurod Vahobov dell’Accademia per le Scienze Agrarie del Tagikistan e Stefan Michel del Nature Protection Team del Tagikistan. Il lavoro è stato sostenuto in parte dall’agenzia federale tedesca per la cooperazione internazionale (Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit).
Gli autori dello studio ritengono che il Markhor può avere contratto la malattia dalle capre domestiche. L’allevamento delle capre negli habitat utilizzati dal Markhor è una necessità per le comunità locali con poche altre possibilità di sostentamento. Questa convivenza aumenta il rischio di trasmissione di agenti infettivi alla fauna selvatica.
Gli autori ritengono che un nuovo patogeno appena registrato nel Markhor possa essere responsabile dello scoppio della polmonite. Il caso sottolinea la necessità continua di sorveglianza della malattia negli animali domestici che hanno contatto con la preziosa fauna, hanno affermato gli autori.
“Finora, non sono stati segnalati nuovi focolai “, ha detto il dottor Ostrowski, autore principale dello studio. “Recenti indagini nella zona del focolaio hanno rivelato che le capre domestiche sono risultate positive ad un batterio, il Mycoplasma, che può causare la polmonite sia nelle capre domestiche che in quelle selvatiche. Il Nature Protection Team, una organizzazione non governativa del Tagikistan, sta lavorando con le comunità per ridurre al minimo i contatti tra animali domestici e Markhor “.
WCS ha guidato gli sforzi per salvare il Markhor. Nelle montagne del Pakistan settentrionale, WCS ora lavora con più di 20 comunità per fermare il bracconaggio e addestra dei ranger all’interno delle comunità per monitorare i Markhor e far rispettare i divieti di caccia locale. In Afghanistan, la WCS recentemente ha condotto indagini sulla fauna selvatica lungo il confine del Tagikistan e ha scoperto individui precedentemente non registrati di Markhor nella provincia del Badakhshan.
La WCS, con un finanziamento della Associazione Americana per l’Avanzamento della Scienza (AAAS), ha riunito i funzionari della sanità in Tagikistan, Afghanistan e Pakistan per valutare le minacce delle malattie del Markhor e di altri animali selvatici della regione.