Gaianews

Reggio Calabria, 100 falchi uccisi in poche ore dai bracconieri

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 04.05.2012

Falco pecchiaioloLa LIPU ha diramato un comunicato stampa in cui denuncia l’abbattimento di almeno 100 esemplari di falco pecchiaiolo ieri in provincia di Reggio Calabria. La LIPU è da sabato scorso impegnata coi propri volontari in un campo antibracconaggio, in supporto all’azione di controllo straordinario del territorio realizzata dal Nucleo Operativo Antibracconaggio (Noa) del Corpo Forestale dello Stato

Il motivo della strage è il passaggio di molti esemplari di falco pecchiaiolo, che sta migrando. La LIPU Stima che siano almeno 5 mila falchi passati nella zona in cui i bracconieri hanno aperto il fuoco.

“Almeno 70 gli spari uditi dai volontari – riporta la LIPU – solo in una piccola zona compresa tra gli abitati di Embrisi e Santa Venera. Dopo aver individuato quattro persone intente a sparare, la LIPU ha accompagnato sul posto una pattuglia del Noa, che ha poi individuato e denunciato due bracconieri recuperando anche alcuni falchi pecchiaioli appena uccisi.”

Stamattina è in corso il processo per direttissima contro i bracconieri arrestati lo scorso 2 maggio a Piani di Petile di Calanna dal Corpo Forestale, grazie alle segnalazioni dei volontari LIPU, mentre sparavano ai falchi. Ai due erano poi stati concessi gli arresti domiciliari.

Sempre nel pomeriggio di ieri, in zona Campicello, gli uomini del Noa hanno sorpreso tre bracconieri con due fucili di piccolo calibro e due falchi pecchiaioli appena abbattuti.

Il bilancio finale della giornata è pesantissimo: la LIPU stima che almeno 100 falchi pecchiaioli siano stati abbattuti, ma la stima è in difetto, considerato che il territorio è enorme e i controlli ordinari purtroppo inesistenti.

“Ringraziamo il Nucleo Operativo Antibracconaggio per l’ottimo lavoro svolto – dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU – Crediamo che l’azione del Corpo Forestale vada tuttavia rafforzata, essendo il bracconaggio ai falchi un fenomeno ancora persistente in vaste zone del territorio reggino. Chiediamo al Prefetto di Reggio Calabria di sollecitare le altre forze di polizia a muoversi sul territorio. Troppe armi clandestine sono in mano ai bracconieri”.

“Purtroppo gli avvenimenti di Pellaro, Embrisi e Santa Venera – aggiunge Giovanni Malara, responsabile antibracconaggio LIPU – dimostrano ancora una volta come il controllo ordinario del territorio in provincia di Reggio Calabria sia inesistente, come abbiamo denunciato in più occasioni. Senza la presenza del NOA e della LIPU le conseguenze per i falchi in migrazione sarebbero state molto più gravi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
  • Emilia scrive:

    Giuseppe, spero di non incontrare MAI in vita mia, gente INSENSIBILE come te. non si risolvono i problemi ignorandone altri. inoltre non è colpa degli uccelli se chi ci dovrebbe governare e dovrebbe proteggere i nostri beni pubblici (si anche la fauna e la flora sono dei beni pubblici, mi dispiace dirtelo) hanno pensato solo a loro stessi ed al loro egoismo..(ma dal tuo modo di pensare forse ne dovresti sapere qualcosa..) non sforzare a rispondere perchè non ritornerò di certo a leggere il tuo commento..perchè sono aperta alle critiche, ma quelle costruttive e di certo non sono le tue. addio

  • Giuseppe scrive:

    Purtroppo questa è l’italia , la gente si uccide perchè non riesce più ad arrivare a fine mese e lo stato che fà? spende centinaia di migliaia di euro al giorno tra elicotteri corpo forestale ( che alloggia in strutture lussuose a spese nostre) mezzi e appostamenti per difendere degli stupidi uccelli che a detta di tutti sono in via estinzione ma poi scopriamo da fonti animaliste che ogni giorno dal 20 aprile al 20 giugno ne passano solo nello stretto di messina milioni e milioni , ma il bello è che da noi passa solo il 30% il rimanente passo dallo stretto di gibilterra. La gente muore di fame e va a mangiare alla caritas e lo stato su indicazione di 4 imbecilli ambientalisti spende milioni e milioni di euro non per aiutare la popolazione ma per proteggere degli stupidi e insignificanti uccelli. Questa è l’Italia a voi ardua sentenza.

  • LuigiGiunta scrive:

    …che dire qsta è l’espressione culturale di certe persone bisognerebbe “catturarle” e mandarle in una Comunità di vita per capire i veri valori dell’essere umano!