Gaianews

Via tre milioni di ettari di foresta nella Guinea indonesiana per far posto a piantagioni

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 02.02.2011
Deforestazione senza sosta in Indonesia

Deforestazione senza sosta in Indonesia

Tre milioni di ettari di foresta pluviale vergine sono stati letteralmente spartiti dal governo dell’Indonesia tra compagnie di coltivazione della palma da olio, che taglieranno gli alberi vendendo il legname ricavato e trasformeranno il suolo in terreno coltivabile, da destinare alla coltivazione di alberi per la produzione di carta.

L’annuncio arriva da un’associazione ambientalista, Greenecomics Indonesia, che fa sapere che il Ministero delle Foreste ha approvato la conversione di circa 3 milioni di ettari di foreste vergini nella provincia di Papua, nell’isola della Nuova Guinea. La dimensione della concessione è enorme, se si pensa che 3 milioni di ettari equivalgono a 30 mila km quadrati, pari alPiemonte e Liguria messe insieme.

I dati da Greenomics Indonesia indicano 17 società, a cui sono state concesse agevolazioni per cancellare per sempre le foreste naturali in Papua. Circa 1 milione di ettari è destinato per le piantagioni industriali che forniranno cellulosa per l’industria cartiera.

Greenomics Indonesia sostiene che sei delle società, che detengono complessivamente 1,2 milioni di ettari, sono state esentate dalla moratoria sulle concessioni nell’uso delle fereste e delle aree torbiere che il governo aveva istituito.

Il direttore esecutivo di Greenomics Indonesia Elfian Effendi dice il piano potrebbe trasformare radicalmetne il panorama della provincia, ricca di foreste.

“Non sarà diverso da quello che è successo nella provincia di Riau,” ha detto Elfian, riferendosi alla provincia di Sumatra che è stata in gran parte disboscata per coltivare piante di palma da olio e per la produzione di cellulosa e carta.

Elfian ha esortato il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono a chiarire immediatamente la proposta di moratoria sulla conversione delle foreste. La moratoria è entrata in un limbo legale dal 1° gennaio 2011, visto che scadeva il 31 dicembre dello scorso anno e non è stato fatto nulla per rinnovarla.

“Dobbiamo a tutti i costi evitare una situazione in cui il governo stesso crea un nuovo periodo prolungato di incertezza”. Il rischio è che, in assenza di una legislazione, ricominci il taglio indiscriminato delle foreste che sta mettendo in pericolo la fauna selvatica e che provoca l’aumento di gas serra. Inoltre, il disboscamento provoca l’erosione del suolo, che viene “lavato” dalle abbondanti precipitazioni e finisce nei fiumi e in mare, lasciando il suolo inutilizzabile nel medio lungo periodo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
  • davide scrive:

    è uno scempio schifoso del nostro pianeta terra,
    dove ci sono interessi economici e difficile dissuadere
    Con cualsiasi mezzo.
    Ma la bibbia dice: che presto DIO Distruggerà chi rovina la terra