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Parco Nazionale d’Abruzzo: strage di lupi, 11 da gennaio

Gravissimi episodi di bracconaggio da gennaio ad oggi: ma il Parco non ne ha dato notizia

Scritto da Federica di Leonardo il 27.02.2013

Undici lupi morti dall’inizio di gennaio. Colpiti con arma da fuoco, probabilmente avvelenati o finiti dal cimurro. Un bollettino di guerra che arriva dal Parco Nazionale d’Abruzzo. Una guerra che però il Parco non sembra voler rendere nota. Nessun comunicato è stato rilasciato dal Parco da gennaio ad oggi e il Presidente Giuseppe Rossi ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa locale solo quando un lupo ritrovato in cattive condizioni e poi morto all’interno del Parco è stato fotografato dagli abitanti.

Lupo_appenninico

Sono undici i lupi morti dall’inizio di gennaio al Parco Nazionale d’Abruzzo. Gaianews.it ha contattato il direttore del Parco Dario Febbo per chiedere conto di questa mattanza che sta avvenendo tenendo all’oscuro l’opinione pubblica.

Come mai? Il direttore del Parco ha spiegato che voleva attendere i referti dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo prima di dare la notizia. Ma in altri casi la notizia del ritrovamento della carcassa di lupi era stata data tempestivamente.

Inoltre, il Direttore ha spiegato che alcuni lupi hanno visibili i fori d’arma da fuoco. Ci chiediamo: anche per questi è necessario un referto? Non è chiaro che il bracconaggio agisce ferocemente nel cuore del Parco Nazionale D’Abruzzo indisturbato?

Per due lupi, ritrovati all’inizio di gennaio, è certa invece la diagnosi di cimurro. Secondo il Direttore Febbo, la presenza del cimurro sui giovani lupi non è un avvenimento troppo preoccupante. Il cimurro viene però segnalato fra le malattie molto pericolose per l’orso marsicano.

Per un’altra parte dei lupi ritrovati morti si ipotizza avvelenamento, ma questo deve essere confermato. Inoltre, sul territorio di Trasacco sono stati rinvenuti 5 cani randagi e anche per questi si ipotizza l’avvelenamento.

Abbiamo chiesto al Direttore se in tutte queste settimane abbia comunicato l’emergenza agli enti competenti. Il direttore ha dichiarato che questa mattina ha interlocuito con il Procuratore della Repubblica di Avezzano. Ma non sono stati avvisati né il Ministero, né il tavolo di Coordinamento del progetto LIFE ARCTOS che si occupa della conservazione dell’orso e neppure il referente scientifico per il Lupo, il professore Luigi Boitani, dell’Università La Sapienza di Roma.

Abbiamo raggiunto il professor Boitani che si è detto stupefatto per essere venuto a conoscenza solo oggi della notizia e non in maniera ufficiale. La situazione per il professore è di una gravità eccezionale e i due casi di cimurro sono indici di un gravissimo rischio sanitario per l’orso bruno marsicano. E’ chiaro, ha detto Boitani, che questo è un bollettino di guerra.

Sono di oggi le parole dell’ISPRA sull’orso marsicano: la situazione è molto grave e sarebbero necessari ulteriori sforzi.

Lo scenario che oggi si presenta è però agghiacciante: il Parco è assediato e le minacce avanzano senza incontrare ostacoli.

Siamo certi che nella situazione attuale e con le forze in campo ad oggi ci sia una qualche possibilità di salvare l’orso dall’estinzione?

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  • luca scrive:

    io purtroppo vivo nel parco d’abruzzo e quello che mi passa sotto gli occhi è veramente da incubo. Le guardie del parco tutto fanno tranne che andare per i boschi durante il turno di guardia quando escono (perchè spesso non escono proprio) la loro panda (da passeggio) è sempre parcheggiata davanti ai bar se li girano tutti.paradossalmente le guardie sono quelle che lavorano di piu perche il totale di 250 dip maggior parte amministrativi non fanno un bel nulla dalla mattina alla sera un costo enorme per il ministero dell’ambiente.
    un fiume di dipendenti tutti amici di amici e parenti assunti tutti e dico tutti senza concorso la maggior parte neanche diplomati

  • gigligiovanni scrive:

    vergogna la natura va rispettata chi non ama la natura non serve

  • Piera scrive:

    Basta! Vogliamo un po’ di civiltà’ vogliamo che l’Italia diventi un paese civile. Fattela finita. Non ne possiamo più’.

  • Se non sappiamo tutelare il territorio . il paesaggio, Pompei come possiamo tutelare anche dei poveri animali indifesi? Continuiamo a lasciar distruggere flora fauna e paesaggio, tanto loro non votano.
    Che paese incivile è l’italia; e’ adatto ai mafiosi ed ai mister Bunga Bubga ed alle loro nipotine…

  • MARCO scrive:

    Come al solito dobbiamo iniziare il commento con…. Purtroppo ci troviamo in Italia dove è assai diffuso il concetto che quando si è raggiunto e occupato un posto di lavoro. In questa circostanza anche importante e di estrema responsabilità. I doveri vengono dimenticati,(riguardano solo gli altri )Lor signori si ricordano tenacemente che tutto gli è dovuto. Scusate se mi sento di ripetere la famosa frase “E’ ORA DI FINIRLA!” Pertanto prego chi ne ha il potere di prendete chi doveva controllare e denunciare e non lo ha fatto di cacciarli a calci nel sedere, mandandoli a lavorare nel PRIVATO e se qualcuno ne prende le difese fate altrettanto anche con lui.

  • Sammy scrive:

    This is truly shocking not just the high number of wolves that have been killed but the ineptitude of the management of the park in having an endangered species valued locally. It’s time for us to act

  • katia bastia scrive:

    Si dimetta il presidente incompetente!!! a cà

  • gianmarco scrive:

    A questo punto mi chiedo se non sarebbe necessario l’utilizzo di volontari a sorveglianza del Parco. Ad oggi il volontariato, gestito da privati, si è ridotto ad attività ludico-ricreative che nulla hanno, a mio avviso, a vedere con le reali necessità che un area protetta di quel tipo potrebbe avere.
    Il personale sarebbe presto reperito mediante bando dalle file di guardie ecozoofile volontarie, guardie GEV, laureandi, studiosi, ex cacciatori ecc…

  • Gianni scrive:

    Un altro direttore di parco da rimuovere e mandare a casa, subito!

  • Stefano scrive:

    …perche’ e’ una notizia il fatto che il PNALM abbia abdicato da tempo ad una seria sorveglianza del suo territorio ? O che si preferisca tenere tutto segreto per non dover rispondere di tanta inefficienza all’opinione pubblica ? E il WWF ?? Interessato piu’ ai fondi del Life Arctos o alla sopravvivenza di lupi e orsi ?

  • Alberto scrive:

    è inaccettabile che le autorità del parco siano silenti e così inerti. Inoltre questo è uno dei pochi parchi nazionali dove oltre al Corpo Forestale dello Stato agiscono anche le Guardie del Parco: viene da chiedersi cosa facciano contro il bracconaggio visti i continui episodi di uccisioni di lupi e orsi…

  • alessio scrive:

    come voleva dimostrarsi anche per gli AMICI lupi NESSUNO fà nulla !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!