USA – Ridurre la produzione di petrolio off-shore degli USA in risposta alla crisi nel Golfo del Messico sarebbe solo un danno per gli Stati Uniti, in termini di posti di lavoro tagliati, di guadagni del Governo sui diritti di estrazione e di aumento della dipendenza energetica degli USA dal petrolio straniero. Questo è il succo di ciò che gli amministratori delegati delle compagnie petrolifere andranno a dire martedì a Washington.
“Ogni ulteriore barile di petrolio prodotto qui mantiene posti di lavoro americani e dollari a casa”, ha detto John Watson, AD di Chevron, in una nota preparata per le audizioni davanti al Comitato per l’Energia e il Commercio alla Casa Bianca.
Intanto, poche ore prime delle audizioni a Capitol Hill, l’agenzia Fitch ha abbassato il rating di BP per la seconda volta in un mese appena sopra il livello junk (Spazzatura), a causa delle incognite che gravano sulla compagnia in termini di spese sostenute per far fronte alle richieste di risarcimento da parte della popolazione colpita dalla marea nera e delle inchieste governative.(fonte CNN)
Visto che la BP, per pagare le sanzioni, sarà costretta a ridurre (se non ad azzerare) i dividendi agli azionisti, solo l’intervento del governo britannico la potrà salvare.