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Scioglimento dei ghiacci eccezionale in Groenlandia lo scorso luglio

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.08.2012

GhiacciaiI satelliti della NASA hanno osservato che la Groenlandia è stata interessata da uno scioglimento dei ghiacci molto superiore alla media. I dati raccolti quest’anno registrano il più ampio scioglimento mai registrato in 30 anni di attività dei satelliti. Infatti la fusione ha interessato tutta la superficie della Groenlandia dalle zone sulle coste a quelle più elevate secondo i dati analizzati dagli esperti della NASA e dall’Università.

Ciò che naturalmente succede in estate è lo scioglimento di circa la metà della calotta di ghiaccio. Ad elevate altitudini l’acqua ricongela in fretta. Vicino alla costa un aprte viene trattenuta e un’altra parte si disperde. Ma quest’anno un evento climatico eccezionale , attorno a metà luglio ha fatto sciogliere ben il 97% della superficie della calotta di ghiaccio.
Gli scienziati si stanno chiedendo ora quale sarà l’effetto sul volumen complessivo dello sciogliemnto dei ghiacci di quest’estate e se avrà efetti sull’innalzamento del livello del mae.

“Lo strato di ghiaccio della Groenlandia è una vasta area con una storia ricca di cambiamenti. L’evento, in combinazione con altri fenomeni naturali, ma non comuni sono parte di una storia complessa”, ha detto Tom Wagner , NASA responsabile del programma per la criosfera a Washington. “Le osservazioni satellitari ci aiutano a capire come eventi come questi possano essere collegati  l’un l’altro e connessi con un sistema climatico più ampio.”

Secondo una ricerca pubblicata su The Cryosphere lo scioglimento eccezionale dei ghiaccia deriverebbe anche da una diminuita albedo della superficie: i ghiacci starebbero diventando più scuri e questo attirerebbe una maggiore quantità di calore. Dal 2000 la quantità di caloreassorbita dal ghiaccio è aumentata ad oggi dal 25 al 30% secondo i ricercatori.
Questo scurimento dei ghiacci riguarderebbe addirittura il 97% della calotta di ghiaccio, secondo Jason Box, esperto della Ohio State University. A causare lo scurimento del ghiaccio, un mix di fattori concomitanti: la bassa pressione che ha interessato l’Islanda durante le estati a partire dal 2007 e che ha portato aria calda lungo la costa occidentale della Groenlandia, riscaldando la neve in superficie; la minore nuvolosità registrata negli ultimi anni; un minor numero di nevicate, insufficienti a ricoprire il ghiaccio più scuro e ‘sbiancarlo’.

Son Nghiem del Propulsion Laboratory della NASA Jet a Pasadena, in California analizzava i dati dell’ Oceansat-2 dell’Indian Space Research Organization (ISRO)  la scorsa settimana, quando ha notato  il 12 luglio la maggior parte della superficie della Groenlandia era oggetto di fusione superficiale. Nghiem ha raccontato:”Era così straordinario che in un primo momento ho messo in discussione il risultato: c’era un errore nei dati?”

Nghiem si è consultato con Dorothy Sala del Goddard Space Flight Center di Greenbelt della NASA, nel Maryland che studia la temperatura della superficie della Groenlandia con  lo spettrometro (MODIS) della NASA . Sala haa confermato che MODIS ha registrato temperature insolitamente alte e che la fusione era abbondante sulla superficie  di ghiaccio.

La fusione si è diffusa rapidamente. Dalle mappe si deduce  che l’8 luglio, si era sciolto circa il 40 per cento della superficie della calotta di ghiaccio. Il 12 luglio si era sciolto  il 97 per cento.

L’episodio ecceionale è dovuto secondo gli scienziati ad una serie di picchi di calore ed eventi cladi che si sono susseguiti da maggio fino a aluglio. Gli eventi si sono presentati tra l’altro in ordine crescente di intensità.

Anche la zone più alta della calotta si è fusa quest0anno e un evento del genrre non si ripeteva dal 1889

“Le carote di ghiaccio di quelle zone mostrano  che gli eventi di fusione di questo tipo si verificano circa una volta ogni 150 anni in media. Con l’ultimo evento nel 1889, questo evento arriva giusto in tempo”, dice Lora Koenig, un glaciologo del Goddard e  membro della ricerca del team di analisi dei dati satellitari.

“Ma se continueremo a osservare gli eventi di fusione di questo tipo nei prossimi anni, sarà preoccupante.”

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