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Avvistamento orso marsicano a Pescocostanzo: una buona notizia

Avvistato e fotografato un orso a Pescocostanzo fra Parco della Majella, Riserva del Monte Genzana e Parco Nazionale d'Abruzzo: una buona notizia secondo gli esperti

Scritto da Federica di Leonardo il 30.01.2013

Nei giorni scorsi, il 24 gennaio per la precisione, un orso è stato fotografato da Luca Rainaldi. Le foto sono state subito rilanciate sui social network. Secondo il professor Luigi Boitani dell’Università La Sapienza di Roma e il Direttore del Parco della Majella Nicola Cimini, la notizia è buona e testimonia la vitalità della popolazione di orso marsicano, oggi ridotta a soli 40 individui e quindi a grave rischio di estinzione.

Orso avvistato a Pescocostanzo (AQ)  Foto:  Luca Rainaldi

Orso avvistato a Pescocostanzo (AQ) Foto: Luca Rainaldi

Il direttore del Parco della Majella, Nicola Cimini ci ha spiegato che “la presenza dell’orso nell’area è una costante. Trattandosi di area di congiunzione con il massiccio del Genzana-Greco prima e poi con l’area del Parco Nazionale d’Abruzzo.”

Continua il direttore, anche referente per l’Abruzzo del PATOM (Piano d’Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano): “L’importanza dell’area, peraltro fortemente compromessa nel massiccio del Greco dagli impianti scioviari di Roccaraso è, da sempre, fondamentale per gli spostamenti della specie.”

Il dato della presenza dell’orso in queste aree è accertato da tempo, come ci ha spiegato Cimini, che ha aggiunto: “Il dato per noi positivo è rappresentato da segni di presenze sempre più numerose e in aree diverse. Il che fa ben sperare per il futuro della specie e ci induce ad intensificare gli sforzi per rendere sempre più idoneo il territorio del Parco e limitrofo alle esigenze della specie.”

Il professore Luigi Boitani, dell’Università La Sapienza di Roma, ha confermato che “ci sono sempre stati avvistamenti sporadici in tutta l’area della Maiella e un avvistamento a Pescocostanzo non è inusuale. E’ probabile che si tratti di animali di passaggio, in dispersione dal Parco d’Abruzzo. Avvistamenti del genere sono stati fatti negli anni da Passo San Leonardo e il Morrone fino a Palena e Pizzoferrato.”

Di che area si tratta?
L’area è strategicamente importante per il passaggio degli orsi tra Parco della Majella e Parco d’Abruzzo. Boitani ha infatti spiegato: “L’area è molto utilizzata da pastori e turisti e non è di per sè molto importante per la permanenza dell’orso ma è strategicamente importante per il movimento degli orsi tra Parco d’Abruzzo e parco della Maiella. L’area di Pescocostanzo è proprio un corridoio naturale tra i due parchi e in questo senso è di enorme importanza. La notizia è buona perchè conferma la mobilità e vitalità della piccola popolazione di orsi; d’altra parte gli orsi che si disperdono dal nucleo centrale del PNALM sono per lo più giovani maschi che finiscono in zone dove non trovano femmine e non possono quindi contribuire alla fondazione e crescita di nuovi nuclei.”

Quali pericoli per l’orso a Pescocostanzo?
Nicola Cimini ha spiegato: “Le criticità sono rappresentate dalle strade e, trattandosi di aree anche fuori parco, e fuori dalla riserva del Genzana e quindi aperte alla caccia, dalla presenza e dalla attività dei cacciatori. Pericoli, fuori parco e dentro sono insiti anche nella attività di bracconaggio, che per quanto si intensifichino i controlli, è pur sempre presente soprattutto nei confronti di cinghiale, ma anche di cervo e capriolo.
E’ naturale che nonostante le restrizioni economiche e di personale l’intensificazione delle azioni di controllo del territorio è per il Parco il principale degli obiettivi.”

Boitani sullo stesso argomento spiega: “La zona di Pescocostanzo ha diversi versanti e sarebbe bene sapere esattamente dove è stato avvistato questo orso; immagino che sia verso le pianure dei Quarti e Villaggio S. Antonio che sono molto utilizzate da pastori e turisti. Ma vi sono ampi spazi di foresta sia ad ovest che ad est della strada tra Pescocostanzo e Cansano dove l’orso può restare indisturbato. Non credo sia necessaria alcuna ulteriore precauzione se non, come al solito, uno sforzo particolare di prevenzione dei bocconi avvelenati!!!”

L’orso nel Parco della Majella ha una sua storia: a breve saranno pubblicati i risultati di una ricerca, risalente agli inizi degli anni 70, che fotografa la presenza dell’orso nella Majella, Morrone e Monti Pizzi.

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