Un nuovo studio valuta l’aumento del livello del mare come conseguenza del surriscaldamento globale. Nella sua ultima relazione, il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici ha stimato che i mari potrebbero salire fino a ben due metri entro il 2100.
Le proiezioni per il 2100 sono quindi preoccupanti. Le aree coinvolte sono le sub-tropicali, le isole Bermuda e le Bahamas dove le rocce e gli scogli antichi hanno attirato i cacciatori di fossili per decenni. Il terreno delle bellissime Bahamas è caratterizzato da un fondale “tappeto” di coralli fossili, frutto della disintegrazione di antiche barriere coralline e conchiglie.
Proprio questi paradisi naturali stimolano gli scienziati in quanto luoghi ideali per lo studio dei livelli di innalzamento marino.
“La nostra ricerca fornisce una spiegazione semplice per i depositi come quelli fossili nelle Bahamas” dichiara Maureen Raymo, uno scienziato del Lamont-Doherty Earth Observatory della Columbia University.
Dopo aver individuato e analizzato dove sorgeva la costa 400.000 anni fa i valori vengono utilizzati come parametro base per le valutazioni al presente e per le previsioni del futuro.
Il livello medio globale del mare è salito di otto centimetri sin dal 1880, ed è attualmente in aumento di un centimetro ogni dieci anni. Numeri che potrebbero aumentare poiché direttamente proporzionali all’emissione di CO2 e al surriscaldamento del pianeta, un valore che è in continuo aumento.
Le Nazioni Unite stimano che basterebbero pochi metri a sommergere 17 milioni di persone, solo nel Bangladesh. E che dire della Groenlandia? Basterebbe un aumento di 1,6 gradi per vederla scomparire definitivamente. E con le ricerche effettuate ad oggi sappiamo che se non si interviene subito, per certo scomparirà. Questo farebbe diventare New York come Venezia e Venezia invece andrebbe seguirebbe il destino della Groenlandia.
“Meno chiari i segnali provenienti dall’Antardide. Lo studio a metà tra paleoceanografia e geofisica è eccezionale per risolvere la questione del futuro del livello dei mari”, dichiara Bil Haq, direttore del programma National Science Foundation’s (NSF) Division of Ocean Sciences che ha guidato questa ricerca.
perche’ accanirsi, e poi contro cosa, non capisco, l’acqua sale e’ una cosa naturale e’ un ciclo della terra, piccolo essere umano sei un granello di sabbia nel deserto.. e solo la natura sa se noi nei prossimi decenni come esseri umani sopravviveremo o no…